Piccola premessa da appassionato di informatica: ho frequentato l'istituto tecnico per periti informatici ma una volta finito le scuole non ho mai pensato di far carriera in quel mondo, infatti adesso faccio tuttaltro; perche??
per un semplice concetto di opportunità, visto che l'informatica era la moda del mio tempo (e per un altro paio d' anni lo sarà ancora) cani e porci frequentavano scuole connesse con il mondo del pc visto che mediamente la cultura informatica e praticamente zero (cosa normale visto che il pc e uno strumento tutto sommato nuovo)persone la cui massima conoscenza del mondo del IT era formattare un pc e sbatterci dentro windows era gia considerato un “tecnico”. Questo aveva provocato un curioso fenomeno; se andavi a fare l'operaio alla fine del mese avevi uno stipendio migliore di un tecnico informatico appena uscito da scuola perchè alla fine c'erano cosi tanti tecnici che una azienda poteva giocarci come meglio gli pareva e come molti sannno se l'offerta sale, il prezzo scende. Penso che questa situazione sia dovuta a due grandi mali delle scuole (per lo meno italiane):
1 il diritto di fatto al diploma
2 il diritto dello studente a “seguire i propri sogni”
vedo di spiegarmi un po' meglio:
a partire dagli anni sessanta le scuole hanno perso il loro vero scopo, che non è dare un pezzo di carta allo studente ma “formare un cittadino”, e molti professori fancazzisti cogliendo la palla al balzo si sono lavati le mani dalla loro missione. Tutto questo si puo riassumere in una delle frasi che chi a finito di studiare da poco ricordera senzaltro pronunciata da questo quel altro insegnante “ alla fine se non capite la lezione sono cavoli vostri, poi nel mondo del lavoro solo i più bravi e competenti riusciranno a trovare un posto” la cosa e senzaltro vera però attorno a quei competenti ci saranno centinaia di inetti che anche se non saranno capaci di cavare un ragno dal buco, avranno fatto saturare la domanda, creando un danno per tutto il settore
tutto questo per dire una cosa
A ME FANNO INCAZZARE DA MATTI CERTI RAGAZZI CHE ROMPONO LE PALLE PERCHE' DOPO AVER FATTO L'UNIVERSITA SI LAMENTANO DI ESSERE PRECARI O DISOCCUPATI, PERCHE NEL PAESE NON C'E SPAZIO PER UN “GIOVANE CORAGGIOSO CHE A SEGUITO IL PROPRIO SOGNO DI STUDIARE FILOSOFIA O LETTERE”. Sono tutte delle mega stronzate, nel mondo reale chi vuol seguire i propri sogni è povero e precario per gran parte della sua vita, se poi e veramente bravo alla fine forse riuscira a combinare qualcosa ma solo alla fine; anche tra i geni e più probabile fare la fine di un van gogh piuttosto che di un bill gates. In Italia si è creato questo circolo vizioso dove tutti devono essere laureati e siccome sono degli asini scelgono le materie più inutili e facili ma basterebbe una breve ricerca in internet per vedere che in quei settori non c'è spazio è come se uno si desse una martellata in testa e poi andasse in giro a lamentarsi perchè costruiscono i martelli troppo pesanti. Quindi basta con tutte queste palle di parassiti inconcludenti che sperano di trovare un posto da insegnante a spese dello stato continuando a far proseguire questo disastro che si chiama scuola statale italiana.
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