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domenica 13 dicembre 2009

Cultura & co

E' Natale, e come ogni Natale i giornali sono alla ricerca di notizie inutili, ma fastidiose come quella che leggevo questa mattina sul corriere (http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_12/cremona-natale-gelmini_7670f768-e75a-11de-bab0-00144f02aabc.shtml), in sintesi: una scuola di Cremona per rispetto degli studendi di altre culture ha sostituito il Natale con non so quale festa, in fondo una notizia banale, messa li bella apposta per provocare la reazione che ha provocato, e anche quei maestri lo so, si l' hanno fatto per avere i loro cinque minuti di celebrita. A dire il vero, la cosa migliore da fare con simili notizie è ingnorarle, però oggi sono in depressione creativa; quindi mi rimangio tutto quello che ho detto e prendo spunto dall' articolo per scrivere un bel post. Per rispondere a quei bravi insegnanti, intanto da domani pretendo dico pretendo, che rinuncino alle ferie pagate per motivi religiosi e che non interrompano le lezione in modo che gli atei ed esponenti di altre religioni possano continuare ad usurfruire del servizio pubblico, Inoltre le maestre vadano a scuola col burca per non turbare i mussulmani e quando hanno le mestruazioni se ne stiano a casa non pagate, perche impure per la maggior parte delle religioni non cristiane. Se in mezzo a loro vi fosse qualche omosessuale, che venga giustiziato nel cortile della scuola; per dare il buon esempio ai pargoli. Oltre a cio, che le classi vengano nuovamente divise per sesso e agli allievi di sesso femminile oltre che le normali ore di lezione debbano seguire anche un corso per essere delle buone mogli, rispettose e sottomesse al marito; perche siano preparate e ben istruite nel caso appartengano a qualche popolo/etnia che non riconosce la parita fra i sessi. Fatto cio saremmo davvero sulla buona strada, per diventare veramente una scuola multi culturale e rispettosa delle simpatiche e istruttive pratiche di altri popoli. Detto questo parliamo del problema in maniera più generale; il problema, il cancro che si annida in seno all' Italica gente come al solito viene dai paesi anglofoni ed è una malattia che loro chiamano "politically correct" in italiano si puo tradurre in vari modi: vilta, e ipocrisia sono comunque i sinonimi più usati, chi è afflitto da questa malattia inizia a cambiare nome alle cose; ed ecco lo spazzino che diventa un operatore ecologico, il vicino handicappato, che in stile superman, si trasforma in un diversamente abile o un negro che diventa persona di colore. Una volta finito, come un novello Adamo, di aver ridato un nome a tutte le cose che gli fanno più paura, inizia a immaginare che come ha cambiato il nome sono spariti anche i problemi ad esso legato. Nel tuo condominio non c' è la rampa per i paralitici? meglio tanto i paralitici non esistono più, adesso ci sono i diversamente abili che magari non usano le porte ma si arrampicano sulle pareti ed entrano in casa dalle finestre (sono diversi o no) e continuando di questo passo sembra che facciano a gara a trovare i sinonimi più idioti da affibiare alle categorie sociali più deboli; il bello di questi pervertiti della lingua, è che si incazzano pure, che ne so se chiami un froscio, froscio o cose di questo tipo. Nei casi più gravi di questa patalogia si arriva ad episodi come quello della scuola di Cremona, dove degli emeriti idioti che si affibiano pure il titolo di educatori pretendono che tutte le culture a tradizioni abbiano la stessa dignita, chi se ne frega se la cultura occidentale e L'UNICA in cento mila e più anni di civilta ad essere riuscita a risolvere in maniera concreta problemi come carestie, fatica, e malattie* e certe "culture" non ti danno la competenza neanche per procurarti il pranzo per la giornata (vedi africa), ma loro si ostinano a dirti che sono differenti modi di vedere il mondo, sono ricche di spiritualita, non si vive di solo pane ti vengono a dire e col pretesto della liberta di opinione vorrebero parificare il nostro modo di pensare con quello di culture che delle parole come liberta e diritti non hanno nemmeno un equivalente nel loro dizionario. Così eccoli li che si disperano perche quei cattivoni degli spagnoli secoli addietro hanno fatto estinguere la cultura inca; era tanto ricca e varia, che belle tradizioni che avevano, per festeggiare le loro divinita non badavano a spese: un migliaio per volta di sacrifici umani. E che dire del bel modo che hanno gli ebrei e i mussulmani di macellare le bestie? Se proprio non volete essere vegetariani, fate almeno come loro, no? (il bello dei politically correct è che sono pure ecologisti e quindi eccoli lì di mattina a difendere i diritti degli animali e il pomerigio a promuovere culture dove gli animali vengono massacrati nei modi più bizzarri, per rispettare il volere di questa o quell' altra divinita) dico io, ma stiamo scherzando, ma vi rendete conto di cosa state dicendo? Non è che un insieme di barbarie solo perche si chiama cultura merita rispetto, può essere materia di studio, daltronde l'antropologia è una scienza bellissima, impari anche cose molto interessanti, ma stop fermiamoci qui, non può esistere una società multi entnica, due culture differenti non possono convivere sotto la stessa casa, non è mai successo, finiranno per fondersi e non e detto che siano le pratiche più tolleranti ad avere la meglio; anzi logica mi fa pensare proprio il contrario, indi per cui va benissimo la tolleranza e il rispetto ma non credo proprio che la strada giusta per la cultura occidentale sia diventare una mistura di tradizioni prese dai più disparati angoli del globo, e sperare che i nostri principi costruiti in venti secoli di lotte, sbagli e piccoli successi restino immutati. Un pò come il discorso fatto nel post sul Natale, non puoi privarlo del suo significato e sperare che la gente continui a festeggiarlo, a crederci e sopratutto spendere come prima. Tra l'altro io mi chiedo, se un emigrato si sente davvero più rispettato se invece che un Natale ci mettiamo a festeggiare un ipotetica festa non vuol dire un cazzo, che non appartiene ne alla tradizione originaria, ne a quella a cui non si vorrebbe mancare di rispetto.





come al solito è meglio fare una piccola postilla per evitare polemiche inutili. Il punto di forza della cultura occidentale (che è forse il più grande lascito che i romani hanno fatto all' Europa) è che è una cultura aperta alle novita; se un europeo vede un arabo fare una cosa con un metodo migliore del suo non ha problemi a mettersi a fare come fa lui, attenzione ho detto migliore, pero non è che tutte le cazzate che fanno gli altri popoli vanno importate da noi cosi senza distinzione solo perche esotiche, come vorrebbero certi individui. Molte altre culture invece piuttosto di accettare un metodo estraneo alla propia tradizione sono disposti ad estinguersi; cosa che puntualmente e giustamente avviene. L'unica altra cultura che ha avuto il coraggio, la forza ed un' apertura mentale così grande è quella giapponese, che infatti ha un livello e una qualità di vita simile alla nostra.

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