Modificato a maggio 2022 con formattazione futurista
In questo periodo mi sto documentando sul mondo del "Androsfera" ed in particolare sui cosidetti: "mgtow" per chi non lo sapesse sono comunità di uomini che marchiati da brutte esperienze col femminile, hanno deciso di interrompere con le donne ogni rapporto, o quanto meno limitarli il più possibile.
Per prima cosa voglio far notare, come è facile intuire, che la paternità ( :--)) ) del movimento sia attribuibile alla tradizione culturale statunitense, lo si capisce dal modo in cui cercano di spiegare, come abituale prassi degli americani, in chiave prettamente materialista con un abbondante dose di sovrastrutture, qualsiasi fenomeno. Nel caso specifico dando tutta la colpa dei loro guai con le donne, ha presunti adattamenti evolutivi e biologici delle stesse, enfatizzati e portati al estremo, per via culturale da certi gruppi di potere, per motivi che in questo post sarebbe inutile discutere.
Prima di continuare la critica, penso sia utile esporre brevemente la teoria principale da cui tutti questi gruppi fanno derivare, o appoggiano le loro conclusioni sui rapporti uomo-donna: essendo in Potenza l'uomo in grado di procreare un numero illimitato di volte, esso tenderà ad accoppiarsi con più donne possibili (poligamia), al contrario la donna avendo la possibilità biologica di generare un numero molto limitato di figli, sarà molto selettiva nella scelta dei partner (ipergamia), queste inclinazioni naturali se lasciate libere da costrizioni esterne ( legge, morale, tradizione, ecc.) riconduce il rapporto di coppia sotto le dinamiche di Pareto, dove una piccola minoranza di uomini (i migliori) si gode la maggioranza delle donne, mentre la maggioranza degli uomini si contende una minoranza di donne ( le peggiori). Ciò almeno finché le donne non cominciano a perdere attrattiva, man mano che la fertilità diminuisce o si rendono conto di aver puntato troppo in alto, rapportato al loro valore reale, allora si accontenteranno di un uomo di ripiego, ma conscie dell'abbassamento di livello saranno sempre insoddisfatte torturandosi la vita e rendendo un inferno quella del compagno, che verrà considerato in una visione meramente utilitaristica,che lo rendera sostituibile senza remore e nel farlo cercando di guadagnarci il più possibile, se dovesse in futuro presentarsi un soggetto di status più elevato.
Riprendendo il nostro discorso; credo che non bisogna essere esperti di biologia, sociologia o chissà cos'altro, per capire che questa teoria vada ridimensionata il giusto; in fin dei conti non serve tirare in ballo tutta questa complessità, per spiegare che se la tua compagna decide di lasciarti, non nutre affetto verso di te e per ciò cercherà di massimizzare in suo favore tutto ciò che la legge gli consente, vorrei altresì far notare come frequentemente in questi gruppi, a loro volta guardano al rapporto uomo-donna, in maniera univoca e spesso egoista, considerando solo le esigenze maschili, riducendolo per giunta in un mero scambio di sesso per una contropartita di favori/denaro, appiattendo di fatto le persone a bambole di pezza, prive di una vera interiorità, ridotti a quasi dei meccanismi, incapaci di resistere ai condizionamenti biologici, dove la donna viene vista come creatura standardizzata priva di soggettività individuale, nelle sue scelte e nei suoi gusti. Ed il maschio collocato nella posizione ( molto comoda per sotto gruppi di questo movimento, come gli incel.) di soggetto passivo quasi completamente in balìa, degli attributi che la natura gli ha dispensato alla nascita, con pochi margini di miglioramento, per correggere il suo ruolo sociale predeterminato.
Come sto cercando di spiegare; in sintesi tale ideologia propugna teorie sui rapporti uomo donna, non scorretti e cestinabili in toto, ma molto rozzi, ideologici e semplicistici. Cosi come li enunciano, potrebbero andare bene per un gioco di ruolo (di cui a mio parere si sono copiate certe dinamiche, come lo spiegare il tutto con semplici regole molto rigide, il catalogare le persone quasi come classi determinate al inizio "partita" e molto difficili da cambiare, per cui meglio accontentarsi di salire o scendere un poco di livello, ed ancora l'attribuire dei punteggi, ecc), o al massimo potrebbe essere adattabile, per animali sociali dalle capacita mentali piu basilari, non certo per la nostra specie. Stanno cioè confondendo, UNA mappa con il territorio, accettare per coerente e completa, la loro teoria sui rapporti uomo-donna, con le sue dinamiche di riproduzione, ecc. senza considerare l'incredibile complessità dei rapporti umani, sarebbe un po, come affermare, prendendo ad esempio l'altra esigenza fondamentale del essere vivente: che un sistema etico come quello dei samurai, che esigeva il suicidio alla minima infrazione, non puo essere esistito nella specie umana, perche il suo imperativo biologico come sanno tutti e sopravvivere (provate a spiegarlo ai giapponesi).
Nonostante questi innegabili limiti che addirittura si amplificano in determinati sottogruppi, mi sembra però che i disagi che manifestano e le motivazioni profonde di questi movimenti siano abbastanza condivisibili e meritevoli di discussione seria, in particolare:
La riduzione della donna alla sua appetibilità sessuale, con trasformazione di questa in utility economica con conseguente fluttuazione del valore in base al età e bellezza del soggetto.
L'indulgenza della società verso comportamenti femminili che se effettuati da uomini verrebbero visti in maniera disdicevole, quando non addirittura censurabili.
Il considerare sempre e comunque il femminile come parte debole, da tutelare in generale nei rapporti uomo-donna e nelle relazioni di coppia in specie.
L'incentivazione della mascolinizazione delle donne e la femminizazione degli uomini.
L'assurda pretesa delle femministe dopo aver raggiunto la parità di genere(cosa sacrosanta) nel lottare per l'eguaglianza, cosa totalmente contraria alla biologia e alla cultura della specie umana.
L'eccessiva enfasi che la societa occidentale pone sul sesso, specie in chiave consumistica del " di più è meglio" e di conseguenza sua banalizzazione.
L'individualismo sfrenato su cui si basa il nostro modello di sviluppo,che ci porta a valutare le persone in base a quanto queste possono tornarci utili.
In conseguenza del punto sopra Il messaggio propugnato dai media: che il matrimonio sia un contratto a tempo determinato valido finché le parti in causa ne siano pienamente soddisfatte e che può essere sciolto unilateralmente, insindacabilmente, senza grosse conseguenze.
La criminalizzazione della virilita, dei suoi valori e in fin dei conti del intero universo maschile.
La velenosa idea, politicamente corretta e femminista, che una persona meriti rispetto e ascolto, indipendentemente dalle sue opinioni e dal modo di comportarsi, che rende incapaci (specie nel mondo maschile) di valutare quello che una persona realmente vale, ed al contrario porta a giudicare come dei piani MEDITATI , MALEFICI È RAFFINATI, quello che in realtà è il normale comportamento di una persona, FRIVOLA, IDIOTA, INCOSTANTE.
Per quanto riguarda le persone che fanno parte di questi gruppi, francamente penso che la maggioranza siano uomini che si sono ritrovati da una parte; troppo protetti dalla loro famiglia d'origine cosa che non gli ha permesso di capire, prima di sperimentarlo in un ambiente non controllato, che nella vita il pasto gratis non esiste, cioè nello specifico; che i rapporti umani con estranei, specie se donne, non sono qualcosa di dovuto e naturale, ma richiedono molto impegno e sacrificio, per superare le differenze fisiche e mentali fra individui e risultare appaganti. Dall'altra sono condotti in errore da un ideologia che nasconde le differenze biologiche e di conseguenza le differenze nella scala di priorità e obbiettivi tra maschi e femmine, ricoprendo in oltre il tutto da un concetto fiabesco di "amore romantico" ed in aggiunta esaltando un idea di virilità descritta come mera competizione per accaparrarsi le risorse e le donne migliori. Per poi addentrarsi nella vita reale e vedere questo loro mondo di illusione, protettivo e consumista frantumarsi contro un muro. E salvo quanto detto sopra sulle teorie che hanno adottato, per spiegarsi il grave disagio esistenziale che li ha colpiti, che oltretutto dimostra come solo in parte sono riusciti a scrollarsi di dosso le ideologie pregresse ( di cui alcune maschiliste) che avevano sulle spalle, Stanno cercando di ricostruire un concetto più veritiero e naturale di virilità al riparo e protetto da un mondo che considera il maschile qualcosa da censurare, osteggiare e reprimere.
quello che mi appare sbagliato in questo loro giusto proposito è che in linea con i tempi e le teorie da loro propugnate, la strada da loro scelta per "sanare l'ingiustizia" spesso, ha rinunciato ad un "ritorno al reale" della società moderna, che riconosca finalmente che oltre che diritti vi siano doveri imprescindibili per conginuare il cammino insieme, e quale contropartita per questa rinuncia chiede che anche per loro vi sia uno sgravio di responsabilità, cioè gli sia concesso di abdicare al modello tradizionale di uomo e di conseguenza ai ruoli e principi che quel modello comporta; padre, marito, figlio; giustizia, legge,ordine, ecc. ruoli e principi che dell'alba dei tempi lo tramutano da maschio ad uomo.
Peccato che questi temi vengano sottovalutati e che li propaga venga bollato come "maschilista paranoico" perché prima o poi ad esasperarli ci esploderanno in mano.